sabato 18 gennaio 2014
revisionismo etico
Ieri c'era L'Ego della bilancia dalla Bignardi.
Niente da dire: Renzi, a parlare, è un fenomeno, e le cose che dice sono condivisibili o, comunque, degne di approfondimento; in più, dalla parte attiva della telecamera, fa sfracelli.
L'astuto Matteo ha risposto a una domanda sull'opportunità di incontrare Cialtron Escort, ricordando che il PD, tempo prima, era insorto contro le modalità di costruzione del porcellum, varato dalla sola maggioranza senza la partecipazione dell'opposizione.
Peccato abbia dimenticato di notare che, all'epoca, il capo dell'opposizione non era stato condannato in via definitiva dalla magistratura.
A quel punto, la conduttrice non gli ha rivolto le domanda che avrei voluto fargli io.
Non è terribile per il PD accettare di discutere parte del destino di un Paese (il nostro) con un pregiudicato?
Non è un modo per riconoscergli, una volta volta di più, una dignità e un potere che in un Paese normale non dovrebbe avere?
Non è un modo, neanche tanto obliquo, di dichiarare ufficialmente che la legge non è uguale per tutti?
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