da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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sabato 30 marzo 2013

Lettera a Pierluigi

Non amo Facebook e non twitto. (neologismo spaventoso). Facciamo allora che questo è un messaggio in bottiglia..

Caro Pierluigi,
da quando voto, ho fatto mia la considerazione che non esiste il candidato perfetto, ma solo quello che si avvicina di più al tuo ideale.
Devo dire che, se sei davvero come sembri, nessun altro finora si è avvicinato al  profilo che ho in testa come te.
Ti ho votato, quando sembravi vincente, con una convinzione addirittura inferiore a quella con cui ti voterei adesso.
Nella situazione difficile in cui ci ha messo la combinazione letale di una politica vergognosa unita alla pancia di questo paese (e un po' anche ai suoi intestini, quelli che sono vicini alla sua parte meno nobile), ho apprezzato il tuo equilibrio, il tuo coraggio, il tuo senso dello Stato. Sono, per certi versi, le qualità per cui alcuni ti attaccano, altri, addirittura, ti irridono.
Io credo che ci voglia un grande coraggio e una grande forza ad accettare di ricevere insulti gratuiti e dileggi immeritati, senza deflettere dalla strada che si pensa più giusta per il bene comune.
Io ritengo che i santoni del vaffanculo cosmico non ci porteranno niente di buono, visto che hanno colpevolmente ignorato la gigantesca occasione guadagnata per cambiare davvero il paese senza farlo saltare per aria, sbriciolandolo sotto l'azione di forze distruttrici interne ed esterne.
Io sono convinto che Boldrini e Grasso siano ottima politica che rischiamo (rischiano) di buttare a mare, insieme ai giovani e alle donne del nuovo parlamento.
So che i partiti italiani danno, da molti anni, pessima prova di sé, ma so anche che la storia ci insegna chi siano quelli che chiedono l'abolizione dei partiti in nome della sola unica verità che credono di possedere in esclusiva. 
In tutto questo marasma, in cui addirittura si arriva a concepire di poter avere un presidente della Repubblica  pluriinquisito ed utile, eventualmente, solo ad evitare la galera al presidente della Repubblica; e, dall'altra parte,  si idolatra un ex comico, antidemocratico convinto, che forse te l'ha giurata perché non gli hai voluto dare la tessera di quel partito su cui ora vomita improperi, devo dire che la tua figura e quella di alcuni uomini e donne che hai intorno, si staccano di parecchio.
E' vero che non ci vuole molto, ma, insomma, è una consolazione.
Io non so se farai un passo indietro, in avanti, o di lato, ma mai come in questo momento sento il bisogno di esprimerti tutta la mia stima, e di ringraziarti per quello che hai fatto e, sono sicuro, farai.

domenica 17 marzo 2013

La grande occasione

Adesso dicono che abbiamo il parlamento più giovane d'Europa, fosse anche uno dei più giovani, rispetto a prima è un bel successo.
E in questo parlamento abbiamo anche la percentuale di donne più alta nella nostra storia.
Abbiamo un presidente della camera donna e giovane, con un curriculum di tutto rispetto, e un presidente del senato uomo, non vecchio, con un curriculum di tutto rispetto.
Persone che, oltre ad apparire come espressioni tra le più onorevoli della società civile, oltre ad essere nomi nuovi per la politica, hanno anche onorato, fin qui, i loro incarichi e le loro funzioni senza risparmiarsi.
Mi sembra che anche il nuovo papa prometta bene.
A Grillo e al suo teologo dobbiamo riconoscenza per tutto questo (salvo l'elezione del papa)
Ma dovremmo anche, alla loro limitatezza e al loro colpevole egoismo, la iattura di sprecare tutte queste ottime cose (papa a parte) se questa legislatura affondasse poco dopo essere stata varata.
Ci pensate? Se questi due santoni avranno ragione del dissenso interno e del loro stesso buonsenso, gli strumenti mai così adatti al cambiamento, che abbiamo ottenuto grazie anche a loro, verranno messi a rischio in un'altra elezione; un'elezione che potrebbe veder tornare alla ribalta i mascalzoni che, adesso, se la stanno facendo sotto, impegnati a schivare la legge tra manifestazioni vergognose e antiistituzionali, testimonianze di colpi di stato,  e poco dignitose visite fiscali.
Non è che Beppe potrebbe tornare a fare il comico? Casaleggio l'imprenditore? Il web il web?
Non è che è più importante mantenere e preservare questa bellissima conquista appena nata di una politica apparentemente sana, che potrebbe finalmente diventare grande e mettersi davvero al servizio della democrazia, piuttosto che morire di opposizione dura pura e sterile?