da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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giovedì 6 giugno 2013

intese fin troppo larghe.

Sono convinto da un pezzo che questo sistema sociale vada rivoluzionato, spostando tasselli in tutto il mondo; il problema è che non so come.
Però ci sono alcune questioni nostrane su cui non ho dubbi, nel senso che sono certo che così non va e che non sia difficile fare meglio.
Per esempio: sono sicuro che discutere di semipresidenzialismo e dei processi di Cialtron Escort, piutto sto che affrontare i temi della crescita, del lavoro, della disoccupazione, sia una vera, ennesima carognata.
E se questo è il frutto del governo di larghe intese, è sicuramente un frutto avvelenato per le persone, che pare, come al solito, foriero di tutt'altri effetti per pochi bastardi privilegiati.
Nel marcio di una polemica che ci allontana sempre di più dalla speranza, emerge tuttavia un fatto tragicamente comico.
A un esponente della Lega, cioè del partito della secessione; del partito che non ha mai nascosto la sua avversione becera allo Stato Italiano che ne ha, incredibilmente, stipendiato ministri; del partitodei diamanti, degli investimenti nigeriani, del nepotismo ittico; a un esponente di questo partito è stata affidata la guida del COPASIR, sigla che, per colmo della beffa, significa: Comitato Parlamentare Per La Sicurezza Della Repubblica.
Ergo, i servizi segreti di questo sventurato paese, grazie al governo di larghe intese, saranno controllati da una commissione che ha come presidente un personaggio la cui fedeltà alla Repubblica non è messa in discussione solo a patto che si tratti della farlocca repubblica padana.
Ravviso un leggero conflitto di interessi.