da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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sabato 10 ottobre 2015

exultate, jubilate

Marino se ne è andato.
E' scivolato su una buccia di banana che non avrei mai pensato potesse incontrare sul cammino. La vicenda degli scontrini mi lascia sbigottito, per l'opinione che avevo della persona.
Detto questo, tutto quello che ha fatto di buono, e sottolineo, di buono, è stato avversato da una campagna denigratoria montata contro di lui che non avevo mai visto costruire contro nessun altro.
Per carità, uno che si fa beccare con gli scontrini "sbagliati" in una situazione e in una posizione del genere è più pirla che martire, ma da quando è iniziato il suo mandato e ha cominciato a fare pulizia del marciume ignorato e, ultimamente, attirato dai suoi predecessori, contro di lui si sono scatenati attacchi a palle incatenate, da parte della politica e pure dei media, per una volta uniti nell'individuazione dell'obiettivo.   
Marino non ha governato cercando il consenso? Non ha saputo comunicare? Non è simpatico? Vero, probabilmente.
Ma forse il suo modo di operare non poteva essere diverso se si volevano davvero far scappare i sorci che si muovevano nei sotterranei della città.
E allora, dopo la Panda, i Casamonica, le vacanze, il papa, il giubileo, che hanno scatenato assalti ripetuti e non sempre giustificabili nelle motivazioni e nell'intensità, ieri sera ho sentito Chicco Mentina quasi dispiaciuto che l'assessore Sabella, magistrato di reputazione indiscussa, affermasse di essere stato chiamato alla carica da Marino. "Proprio solo da lui?" Ha cercato di insinuare prima di arrendersi, ricevendo in risposta un inconfondibile sì.  
Comunque sia, Marino ha fatto la sua stupidaggine e doveva immaginare che non gliene avrebbero perdonata una. Di più: posso anche essere d'accordo sul fatto che il suo comportamento nel caso specifico, qualora accertato, costituisca una colpa abbastanza grave per un amministratore pubblico.
Detto ciò, se penso a chi, in questo momento, potrebbe esultare più di tutti, a chi, uscito dalla porta, potrebbe rientrare dalla finestra, a chi potrebbe prendere il suo posto, peggio, molto peggio mi sento.