da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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domenica 14 novembre 2010

nuovo romanzo

Esce il mio nuovo romanzo.
Il titolo è cambiato; non più RENZO PARODI HA LA FACCIA DI BRONZO ma ILLEGITTIMO SOSPETTO.
La presentazione sarà mercoledì 1 Dicembre alle 18 presso Liberodiscrivere, e Silvio Ferrari mi farà l'onore di battezzarne l'uscita.
Mi faccio gli auguri.

Data questa notizia, per me importante, passo ad alcune considerazioni che non riesco a esimermi dal fare.
Masi. Il direttore sabotatore della RAI.
Ricordate quando era circolata la voce che il programma di Fazio e Saviano, Vieni Via Con Me, sarebbe uscito regolarmente, che quella dei tentativi di boicottaggio era la solita bufala messa in giro dai comunisti piagnoni?
Bene. La prima puntata ha stracciato tutte le più rosee previsioni in termini di ascolto, e Masi che fa?
Tenta di evitare la presenza di Bersani e Fini, alla seconda puntata; poi chiede, in alternativa, che ci siano anche i leader della lega e del PDL, invocando la "par condicio"; una strana par condicio che si otterrebbe con tre esponenti della destra e uno della sinistra; infine, non sapendo più come fare, propone di mettere in concorrenza con la trasmissione la fortunatissima serie di Montalbano, così da ridurre gli ascolti di ambedue i programmi.
Ma, del resto, quelle di Fazio e Saviano erano sciocche lamentele, originate da equivoci, no?
E il direttore della RAI di chi dovrebbe fare gli interessi, se non della RAI medesima?
Altra cosa sono le critiche di Travaglio su Vieni Via Con Me.
Alcune mi paiono campate in aria; quando, per esempio, lascia intendere che Saviano abbia parlato del passato, Falcone e Borsellino, per scarso coraggio rispetto al presente.
Accusare Saviano di scarso coraggio mi pare, francamente, una stupidaggine da invidiosetto.
Uno può parlare di quel che gli pare, basta che non dica fesserie.
Invece credo che valga la pena di ragionare sui possibili sbagli di Falcone, rimarcati da Travaglio, che, nell'identificarli (è ovvio, soggettivamente), dice una cosa semplicissima: che tutti possono sbagliare, perfino eroi di preclara onestà.
Giusto. Quindi può sbagliare Saviano ad accostare critici onesti di Falcone a vergognosi addetti alla "macchina del fango" di cui tanto si parla, così come può sbagliare Travaglio, a non rendersi conto di aggiungere, nel caso specifico, anche involontariamente, un po' di melma alla sovrapproduzione attuale.
Per quanto mi riguarda, sbaglierò, ma a Saviano e a Travaglio mi sento dare la fiducia della buona fede.
Per altri non posso dire altrettanto.