da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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martedì 4 maggio 2010

povero Antonio!

«Se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciterebbero le azioni necessarie per l'annullamento del contratto».
Capito? Può darsi che lui, di quei novecentomila euro elargiti non ne sapesse nulla, poverino!
Del resto, sono cose che accadono tutti i giorni.
Io, l'altra sera, mi sono trovato un milione e mezzo di euro in tasca e non so ancora come ci sia finito.
Chiederò a mia moglie.
Forse era il resto del giornalaio.
Povero Cornacchione! Ma anche povero Crozza, povero Guzzanti (Corrado), povero Marcoré, e povero Vauro, e poveri tutti quelli che campano e prosperano con la satira. Chi di loro potrà mai fare la caricatura di una realtà del genere?
Giusto per tentare qualcosa di più credibile, sul piano difensivo, suggerirei all'ex ministro Scajola una frase del tipo: "Io ero ministro dello sviluppo economico. Ho cominciato dal mio, che c'è di male?" Cazzata per cazzata, questa mi sembra più logica.
Finito di sghignazzare, però, viene da piangere.
Al pensiero che una balla del genere è considerata, evidentemente, una via di uscita e che, quindi, di vie d'uscita migliori non ne esistono.
Al pensiero che Scajola è lo stesso già dimissionato quanto diede del "coglione" a Marco Biagi, che ebbe "il torto" di farsi uccidere dalle BR, evidentemente con l'unico scopo di mettere in difficoltà il governo.
Al pensiero che all'arroganza di Scajola, l'uomo forte del G8 di Genova, è stata affidata la pessima riproposizione dello sviluppo nucleare in Italia; chissà a chi avrebbe assegnato la costruzione delle centrali e quanta sicurezza sarebbe stata sacrificata nel vortice delle tangenti.
Al pensiero che, oltre a lui, di questa politica fa parte un Gasparri che propone un'interrogazione parlamentare per la partita di calcio Inter-Lazio e un La Russa che gli risponde.
Al pensiero che il presidentedelconsiglio, che tira fuori il peggio dal paese per poi sdoganarlo e nobilitarlo, sostenga ancora adesso di godere del consenso più alto mai tributato ad un uomo politico.
Al pensiero che la maggioranza degli italiani sembra ancora formata di ammalati che adorano la loro malattia.
Attendo notizie sulla moralità delle sorelle Papa, volete che non salti fuori che, con quel cognome, come minimo, fanno parte di un complotto catto-comunista?