da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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sabato 31 gennaio 2009

sassi in acqua

Il problema è che non ho idea di quel che sto facendo.
In teatro, quando si apre il sipario, non sempre vedi la platea dal palco; ma la "senti".
Quando scrivi qualcosa su un foglio di carta, immagini il modo di farlo leggere a qualcuno.
Ma così?
Come si fa a fare sapere di esserci, sul web?
Come buttare sassi in acqua.
Ma quando lo facevo da bambino, non ho mai visto un pesce emergere curioso.
Forse dovrei parlare di un argomento particolare.
Sono stato al concerto di Fossati.
Parliamone.
Ho letto che, dopo l'impunità, Berlusconi sta riuscendo ad ottenere anche il silenzio con la modifica alla normativa sulle intercettazioni.
Parliamone.
In realtà, più di ogni cosa, mi interesserebbe conoscere almeno uno dei miei (pochi) lettori ignoti.
Riuscirò a trovarlo?
Riuscirà a trovarmi e avrà voglia di parlare con me?
Ripensandoci, la nascita di un blog potrebbe essere un discreto spunto letterario.
Qualcosa con un titolo tipo "cosa nuota in fondo al web?"

venerdì 30 gennaio 2009

c'è nessuno?

Sembra che nessuno mi veda. E adesso, come faccio a accendere la luce?

da vedere

Se qualcuno vuole notizie sul mio libro, questo è l'indirizzo:
e questa la copertina

e, se ce la faccio, questo è il book trailer http://it.youtube.com/watch?v=V65fvt8_yk4.

Per stanotte ho fatto perfino troppo.

giovedì 29 gennaio 2009

sono qui

Si parte.

Ho scritto un libro: I DELITTI DI BORGOGLIO, pubblicato da liberodiscrivere (http://www.liberodiscrivere.it/).
Qualcuno dice che un blog è essenziale per un autore.
Io non so nemmeno da che parte si comincia, ma ci provo.
Prossimamente uscirà il mio nuovo romanzo.
E' il seguito del primo; anzi è l'antefatto o, per usare un termine hollywoodiano, è il prequel.
Appena riuscirò (se riuscirò) a impratichirmi fornirò altre informazioni.
Per ora ho la sensazione di trovarmi, al buio, in una sala gigantesca che potrebbe essere piena di gente, ma anche no; che potrebbe essere gremita di persone che parlano la mia lingua, ma anche di marziani; stipata di amici o di assassini.
C'è un grande silenzio e non so quale sia la parola magica...