da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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giovedì 24 dicembre 2009

buon natale

sono stato ripreso da più parti per aver fatto auguri troppo stringati.
Pazienza. Un giorno o l'altro scriverò anch'io il mio racconto di Natale e farò ammenda di un'eccessiva concisione.
Per ora tanti auguri, a chi passa di qui, di un buon Natale e un felice anno nuovo.
Che altro?...

martedì 15 dicembre 2009

parole come pietre

Di Pietro e Bindi hanno detto qualcosa di assolutamente sensato e condivisibile: piena solidarietà al premier, condanna ferma e totale di qualsiasi forma di violenza, considerando che la parte politica di Berlusconi non può non rendersi conto delle proprie responsabilità rispetto all'avvelenamento del clima politico.
Apriti cielo!
Da destra indignazione, da sinistra presa di distanza.
Cicchitto ha detto in tv, rivoltando la frittata per riferirsi a Di Pietro e Bindi, che "le parole sono come pietre".
Pienamente d'accordo sull'affermazione.
Vediamole, allora, un po' di parole di questi agnelli sacrificali di destra, vittime della sinistra cattiva, prese pari pari dalla stampa.

"Per quanto mi riguarda questa è l'ultima manifestazione senza bastoni. Cominciamo a dare segnali e un bel segnale è una scarica di legnate" Mario Borghezio 24/6/2005
"La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni (...) qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni." Roberto Calderoli
"Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse" Silvio Berlusconi 4/4/2006
"Guarda che queste elezioni potrebbero finire con la necessità di prendere il fucile (...) la sinistra è fatta da canaglie, da delinquenti" Umberto Bossi 6/4/2008.
"Con Obama, Al Quaeda è più contenta" Maurizio Gasparri 5/11/2008
"La povera sinistra sarebbe nata con altri scopi e invece si fa condizionare da un' élite di merda (...) alla sinistra "per male" dico: vadano pure a morire ammazzati" Renato Brunetta 19/9/09.
"Se trovo quelli che scrivono libri sulla mafia e vanno in giro per il mondo a farci fare bella figura, giuro, li strozzo" Silvio Berlusconi 28/11/2009.

C'è di più e di peggio.
E' vero, le parole sono pietre, e chi le scaglia dovrebbe avere almeno il coraggio di non nascondere il braccio.
E chi guarda dovrebbe almeno vedere da dove è partito il lancio.
Sono sicuro che una utopistica presa di coscienza di concause ed effetti da parte di Silvio, pur non evitandogli l'amarezza di scoprire che non tutto il popolo è con lui, almeno gli sottrarrebbe un po' di stupore.


mercoledì 2 dicembre 2009

lingua che cammina

Da ragazzo leggevo i fumetti dell'uomo mascherato "l'ombra che cammina".
Da grande scopro che c'è addirittura una sorta di etnìa che circonda il piccolo capo, che ha i due massimi esponenti in Emilo Fede e Sandro Bondi.
Tra ieri sera e questa mattina, Bondi, lingua che cammina, nel senso che tutto il suo essere è evidentemente concentrato in quell'appendice capace di leccare molto meglio di quanto non lo sia di parlare, si è esibito in un salto mortale triplo con lecchinaggio annesso che mi ha lasciato stupefatto.
A Ballarò, dopo aver lanciato le consuete accuse alla magistratura eversiva e politicizzata, (accuse che ha limitato a una parte dei magistrati solo a seguito di una puntualizzazione, forse dovuta alla De Gregorio), dopo aver parlato perfino di torture, a proposito di "mani pulite"; subito dopo l'intervento telefonico di Gianfranco Fini che ha riscosso unanime consenso, ribadendo posizioni assolutamente condivisibili e molto distanti da quelle del nostro, ha asserito di aver affermato più o meno le stesse cose dette dal Presidente della Camera.
Per la serie: ma come ce l'ha la faccia?
Questa mattina, altro giro di valzer: dopo una presumibile incazzatura del piccolo capo, Bondi dichiara alle agenzie di sentirsi "molto amareggiato" dalle affermazioni di Gianfranco Fini, che, peraltro, aveva detto di condividere la sera prima, nonostante rappresentassero una posizione radicalmente diversa dalla sua.
Ah! Ecco come ce l'ha, la faccia...