da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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domenica 7 giugno 2015

l'arte della sconfitta

Siamo una regione governata dal Faccione.
La Liguria rossa è stata consegnata nelle mani della destra e questo fatto per me ha dell'incredibile.
Penso ai partigiani, al porto,  al governo Tambroni, alle manifestazioni operaie, a Guido Rossa  e mi vengono i brividi al pensiero che una banda di incapaci, nella migliore delle ipotesi, abbia bruciato in pochi anni tutto questo bagaglio culturale.
Io non so quanta colpa abbia Renzi di tutto questo, lui che solitamente mi piace di più quando parla che quando agisce, ma che ha almeno il merito di alcune azioni concrete, tra le quali ricordo la nomina di Cantone, la leggi anticorruzione e falso in bilancio, la nomina di Boeri; quello che so è che, in Liguria, Paita era il candidato sbagliato fin dalle primarie dove la forte astensione poteva far presagire quel che è successo dopo; quello che so è che non capisco nemmeno la scelta di Cofferati che, se si fosse presentato, forse avrebbe costituito per molti elettori di sinistra una scelta alternativa capace di opporsi a un candidato che neanche conosce i confini della regione che dovrebbe governare.
Ora il PD tuona contro Pastorino, che è un falso problema. Io, per esempio, Pastorino l'ho votato (poco convinto) ma Paita non l'avrei votata comunque.  
In realtà temo che calcoli e regolamenti di conti siano passati sopra ai veri interessi delle persone, come è sempre accaduto nella politica italiana e come accade sempre più spesso nel PD.
Si è pensato, evidentemente, che la forza del passato della sinistra di questa regione fosse sufficiente a far eleggere anche un qualsiasi Re Travicello.
La lezione dell'elezione del sindaco Doria non ha insegnato nulla ai quadri di partito.
Ma questa volta è andata peggio, perché l'avversario era un signor nessuno, sostenuto da una coalizione becera e disorganizzata.  
Adesso la Liguria è governata dalla destra. Speriamo che, per la prossima volta, una sinistra seria sia in grado di esprimere un vero rappresentante, e che non sia troppo tardi.