da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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mercoledì 3 ottobre 2012

Distinguo

Andatevi a vedere il filmato dell'intervista al presidente dei costruttori residenziali di Lecco, esponente PDL, piazzato in carica (sono le sue stentate parole) "dal partito perché sono una persona perbene".
La persona perbene ha parcheggiato la Jaguar (una macchina per ricchi e, quindi, privilegiati)  in un parcheggio per disabili; quando un legittimo titolare del diritto espropriato ha chiamato i vigili che hanno, giustamente, multato la persona perbene, quest'ultima ha tagliato le gomme dell'auto del diversamente abile già soggetto alla sua inqualificabile prepotenza.
Vi basta?
C'è da soffrire ancora.
Questo mentecatto, questo inestimabile pezzo di merda (chiedo scusa ma nel mio lessico non c'è altro di più attinente alla sua condizione) ha sostenuto, sempre nella stessa intervista, di aver commesso "un errore tecnico" e di aver rassegnato dimissioni richieste ma non sentite, su cui, afferma, si potrebbe e si potrà discutere, perché bisogna distinguere: un conto è lo "sbaglio" commesso al culmine di un'incazzatura; altro è la sua gestione dell'associazione che presiede; insomma, in giro ci sono molte altre "persone perbene" che hanno fatto peggio (meglio?) di lui.
Ricavo da tutto ciò due riflessioni.
Primo: è vero a tutti i livelli; se accettiamo i distinguo, vuol dire che ci sta bene che i pezzi di merda continuino a fare i loro porci comodi perché la stronzaggine non è reato.
Secondo: la percentuale di esseri fatti come la "persona perbene" di cui sopra, è inversamente proporzionale alla percentuale di speranza che è lecito mantenere per il futuro di questo Paese.