da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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domenica 28 giugno 2009

comunicato di servizio

Anche il terzo romanzo è finito.
Adesso, con calma, revisione e rifinitura.
Poi NIENT'ALTRO CHE LA VERITA' sarà pronto per un editore.

venerdì 19 giugno 2009

odio è una parola grossa

va bene che viviamo in un periodo culturalmente pessimo e inzeppato di disvalori, ma le parole dovrebbero mantenere un significato e chi ha incarichi istituzionali dovrebbe conoscerlo e rispettarlo.
Bondi, purtroppo ministro, purtroppo della cultura (prova vivente di quanto affermo nella prima riga), scrive una lettera a Repubblica, in cui parla di -odio nei suoi confronti-
Ora: io detesto Bondi, disprezzo Gasparri, trovo riprovevole Castelli, sgradevole Brunetta, presuntuoso e arrogante Tremonti, biasimo Berlusconi, mal sopporto Calderoli, e via discorrendo.
Ma l'odio no.
L'odio è una cosa troppo grossa che molti di noi, grazie al cielo, non hanno mai sperimentato e non sperimenteranno mai nella loro vita.
L'odio è un' emozione che forse si può provare in guerra, per uno stupro, per una violenza gratuita e reiterata, per una spaventosa ingiustizia.
L'odio sconvolge, consuma. Per odio si uccide.
Io non riesco a immaginare il direttore di Repubblica che infierisce con una mazza sulla zucca pelata del cucciolo di Berlusca o sullo stesso Napoleone Bausciaparte.
Forse quello sarebbe odio.
Ma questi quattro o cinque o cinquanta meschini, messi lì a catalizzare la meschinità di tanti che vorrebbero emularli, evidentemente l'odio non sanno neanche cosa sia.
Buon per loro.
Ma allora che non ne parlino o che ne parlino a ragion veduta, perché altrimenti, a forza di livellare e uniformare e appiattire e rimestare tutto nel minestrone di insulti e chiappe e tette e televisione e furfanterie varie, finisce che anche l'odio lo fanno diventare moneta corrente, lo sdoganano, lo legittimano.
Prima che ciò accada, io vorrei chiarire la mia posizione: non odio, fortunatamente, nessuno e credo che poche disgraziate persone conoscano davvero un sentimento del genere.
Vorrei solo che tutta questa razzaccia incolta e volgare si levasse dai piedi, anzi, meglio, vorrei che il mio Paese se li levasse dai piedi e facesse quel passo avanti che lo renderebbe migliore di loro.
Di mio, mi sento migliore dei citati e anche dei Ghedini, dei Borghezio, dei Capezzone e dei loro sodali e conosco un sacco di gente meglio di loro e di me.
Mi sento anche uno dei più intransigenti oppositori di questa gentucola. Eppure non li odio. Neanche la Brambilla. Neanche Sgarbi. Neanche Taormina o Previti, pensa un po'!
E se non li odio io, che pure li vedo come il fumo negli occhi, non li odia certo la Repubblica, l'Unità, il PD o Tonino Dipietro.
Voliamo più bassi.
Non si tratta di odio, solo di una comprensibile irritazione nel verificare che non siamo riusciti ad affidare i nostri destini a politici migliori di loro, nonostante il fatto che ad essere migliori di loro ci voglia così poco.

conferma

Il giorno si avvicina e, come potete vedere, anche la copertina del libro è pronta.
Ho superato qualche ostacolo, anche grazie alla disponibilità di Liberodiscrivere.
Ho ricevuto, con gioia ed emozione, molte conferme.
Spero che quella del 4 Luglio sia, prima di tutto, una bella festa.
So che rivedrò un sacco di amici e che, da parte mia, fornirò anche a loro l'occasione di incontrarsi.
Solo per questo, il mio lavoro nasce sotto una buona stella, ha una sua buona ragione.
Allora appuntamento a tutti, alle 18 alle piscine di Albaro.


lunedì 8 giugno 2009

cambio!

Ho cambiato editore.
alla terza dilazione imposta da Frilli che, rimangiandosi le sue assicurazioni di circa un mese fa, mi ha proposto all'improvviso di spostare l'uscita del mio libro a Settembre, ho fatto la controproposta di rescindere il contratto.
Ha accettato.
Il mio libro sarà pertanto edito da LIBERODISCRIVERE e conserverà il titolo con cui era nato: DI SOLITO I PESCI NON MUOIONO ANNEGATI.
Si vede che non si può andare contro al destino...