da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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sabato 10 luglio 2010

PI quante?

P2; p3; p4, e via discorrendo.
Rispunta la figura inquietante di quel Carboni, faccendiere per eccellenza, già coinvolto e sgusciato via da alcuni dei più torbidi avvenimenti della nostra tormentata storia recente.
Rispunta fuori in Sardegna, accostato al nuovo governatore che ha spodestato Soru.
Neanche il tempo di guardarsi attorno, et voilà, abbiamo lo scandalo eolico.
Rispunta fuori come componente di un "comitato segreto" che cercava di "convincere" i giudici della consulta a non ostacolare il lodo Alfano.
Se è vero, la prima domanda da porci (in tutti i sensi) è: ma che gliene frega a Carboni del lodo Alfano?
E, aggiungo, se Carboni è favorevole al lodo Alfano, ci sono buone possibilità, qualora qualcuno ancora ne dubitasse, che detto lodo sia una pessima cosa, gradita ai delinquenti come, per esempio, la legge sulle intercettazioni, gradita anche essa, guarda caso, a Silvio Primooeultimo.
Allora: Carboni era mischiato con la P2, il nostro presidente pure; il piano Rinascita di don Licio sembra, a rileggerlo oggi, il consuntivo delle operazioni dell'attuale governo.
Due indizi fanno una prova, si diceva. E tre, quattro, cinque, diecimila indizi, suffragati da prove e testimonianze ed evidenze, e mani nel sacco, che cosa fanno?
Ohimé, l'Italia, temo.

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