da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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giovedì 8 aprile 2010

Datemene una buona!

Notizia. Vorrei una buona notizia.
Renzo Bossi è stato eletto; non so quanto guadagnerà, ma so che saranno soldi pubblici, con buona pace della Roma ladrona cara ai legaioli.
Sì, perchè anche mille euro (e saranno molti di più) elargiti da un ente pubblico a un giovanotto che, a guardarne opere ed aspetto, pare la conferma delle più inquietanti teorie del Lombroso, che ha sostenuto tre volte l'esame di maturità (bocciato 2007, bocciato 2008, bocciato al ricorso presentato dal papùn che è la versione nordica del papi, infine promosso con 69) mi paiono un furto ai danni di tutti gli italiani, anzi, furto con scassamento e beffa per tutti quei ragazzi davvero intelligenti, davvero impegnati negli studi, che possono a stento sperare in un posto da precari per una somma spesso inferiore.
Ieri ho sentito Livia Turco dire che è ora di finirla con le accuse alla sinistra di frequentare salotti.
Personalmente, devo dire che tra i salotti e la "cultura popolare" imperante non avrei esitazione.
Se è questo il popolo: la trota, suo padre, borghezio e compagnia berciante, datemi un salotto chiuso a doppia mandata, ci sto anche da solo, eventualmente, con un po' di libri e una finestra e una televisione, perché, ancora adesso, se uno vuole vedere cosa accade davvero, qualche elemento, dai pixel, lo può ricavare.
Per concludere, la solita domanda: ma che popolo è quello che decide di farsi governare da questa ghenga?
Che accetta di affidare l'educazione delle future classi dirigenti alle volontà di un ministro già emigrante, dal nord al sud delle lauree "meno difficili", per riuscire a laurearsi?
Che manda a un vertice politico, che dovrebbe discutere anche di Costituzione, uno sbarbato pluriripetente senza altra qualifica che la (pessima) genealogia?
Che affida riforme determinanti per il Paese a un trust di cervelli impegnato soprattutto a trovare il modo di evitare al capo guai giudiziari?
Qualunque sia la risposta, sia ben chiaro che io con questi qui non ho niente da spartire, se non il Paese dove vivo e che, purtroppo, amo.
Credo che, come me, ce ne siano molti. Stiamo in un salotto molto grande, sperando che si allarghi sempre di più.

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