da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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venerdì 2 gennaio 2015

Possiamo prendercelo noi?

Ho letto l'articolo di Messori sul Corriere Della Sera, che esprime una serie di riserve sul pontificato di papa Francesco e ho firmato subito il documento di solidarietà, redatto da don Farinella a favore di Bergoglio.
Secondo Messori, le parole e le azioni del pontefice sarebbero spesso contraddittorie, tali da indurre in confusione il cattolico medio.
Mi domando quanta confusione generi nello stesso cattolico medio la lettura  e lo sforzo di adesione ai vangeli, a quella che viene tramandata da secoli come la parola di Cristo.
Ho infatti l'impressione che Bergoglio cerchi di attenersi a quella dottrina (infarcita di povertà, semplicità, amore, coraggio) molto più di altri suoi illustri predecessori; sicuramente molto più dei principi della curia, tanto che, visto che sono stati alcuni di questi stessi principi ad averlo eletto, l'unico dubbio che mi resta su di lui è che mi pare troppo bello per essere vero. Se fossi molto religioso potrei pensare perfino che la sua elezione è il frutto di un miracoloso obnubilamento indotto dallo Spirito Santo nel conclave. 
Fosse così, l'opera dello Spirito Santo ha prodotto anche pregevoli effetti collaterali; per esempio: non mi era mai capitato prima di papa Francesco di assistere a esternazioni così veementi e evangeliche da parte del cardinale Bagnasco, presidente della CEI, che è passato con disinvoltura dalla difesa dell'operato conservatore del cardinale Siri ai funerali di don Gallo, a frequenti dichiarazioni in soccorso dei poveri e degli oppressi, contro la cattiva politica e a favore del lavoro.
Insomma, con buona pace di Messori, sembra che l'ufficio marketing del Paradiso l'abbia proprio azzeccata. E allora, visto che siamo in regime di miracoli, non è che la Divina Provvidenza ha un Bergoglio pronto anche per questo sciagurato Stato?

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