da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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venerdì 6 settembre 2013

senza passare dal via

Sono tornato dopo un bel po' e, proprio come nel vecchio monopoli, ci siamo spostati di alcune caselle, ma giriamo sempre in tondo (quadrato.).
Ma il titolo del mio post, naturalmente, non si riferisce solo a questo.
Prendiamo in esame la sospirata "pacificazione". Bene, anzi, male, non mi stupisce che un imputato, riconosciuto colpevole dopo tre gradi di giudizio, cerchi qualsiasi scappatoia per farla franca, figuriamoci uno dotato di macroscopica faccia di bronzo, inversamente proporzionale alla sua dignità.
Quello che mi sorprende sempre è constatare che qualcuno arrivi a tentare perfino di cambiare il significato delle parole per tenergli bordone.  
Dunque, stretto stretto: c'è un reo che è stato condannato definitivamente per i suoi reati. Come si fa a chiamare la pretesa cancellazione della sua pena "pacificazione"?
Cialtron Escort non è stato dichiarato colpevole di rivoluzione, ma di evasione fiscale. (per ora)
E come si fa a dire che deve rimanere in politica e che può essere candidato a qualsiasi cosa?
Ora, anche lasciando perdere il vecchio argomento che illustra come sia necessaria la fedina pulita per fare il bidello, non è che si possano designare colpevoli di reati comuni a fare il presidente del consiglio, almeno per un residuo di pudore nei confronti del resto del mondo. 
Dicono che i giudici non sono obiettivi. Nuova questa! Dalle elementari al liceo  io ero pronto a giurare ai miei genitori che i docenti ce l'avevano con me, ogni volta che portavo a casa la pagella. Quegli sporchi giustizialisti, però, non mi hanno mai creduto.
Spero ardentemente che la democrazia così vilipesa in questi anni, messa alle strette, dia finalmente buona prova di sé e non divori le proprie regole e istituzioni in un pasto nefando e autocannibalesco.
A proposito di cannibali. Violante potrebbe spiegare fino a quando un imputato ha il diritto di difendersi?
Se difendersi significa recitare il solito mantra del perseguitato, vabbé, nessuno può impedire di blaterare a chicchessia; ma per quanto riguarda il diritto alla difesa, quello tribunalizio, mi pare che l'imputato in questione ne abbia ampiamente usufruito fino a che la legge glielo ha concesso. Ora mi sembra che basti.
Forse certe volte, quando si hanno certi ruoli, le proprie opinioni andrebbero espresse con cautela maggiore.
Io in realtà, insieme a molti altri, mi domando perché ci sia bisogno ancora di altri passaggi e altro tempo per rendere esecutivi provvedimenti dovuti nei confronti di un delinquente.
Tra l'altro, c'è una domanda che sicuramente gli illuminati politici italiani si staranno ponendo: Quale attaccamento mostra al Paese un politico condannato che continua (insieme ai suoi sodali) a tenerlo inchiodato alle proprie vicende giudiziarie e minaccia una crisi di governo se la giustizia dovesse seguire il suo corso?
Basta Silvio. Parliamo di IMU abolita . Angelino ha strombazzato un successo, propagandato come una buona notizia per gli italiani.
Per quelli che stanno meglio, lo è sicuro.
La riduzione dei fondi destinati all'occupazione, la riduzione dei fondi e delle assunzioni dedicate alla polizia, l'aumento probabile dell'iva, invece, sono pessime notizie per tutti; un po' meno per i più ricchi, naturalmente.
E concludiamo con Renzi.
Non mi è simpatico, ma dovesse candidarsi lo voterei, perché quello che dice sembra meglio di lui.
Però ho seguito il suo intervento di Genova e vorrei chiedergli di smetterla con 'sta menata del giaguaro che Bersani voleva smacchiare invece di dedicarsi a problemi più seri.
E' una porcata ripresa dai berlusconiani, questa, e rinfacciarla a Bersani è un colpo basso.
Io mi ricordo quando Bersani ha pronunciato la frase, in risposta a un giornalista che gli riproponeva la battuta di Crozza, coniata come la più (s)fortunata iperbole della sua caricatura del segretario del PD.
Bersani si è limitato a rispondere con una battuta a una battuta, ma non è che fosse quello il suo programma politico, come tutti sappiamo.
Caro Matteo, mi aspetto che Brunetta, la Santanché, Cicchitto e compagnia, strumentalizzino frasi del genere ed altro, ma tu dovresti volare un po' più in alto, da candidato serio di sinistra.

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