da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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mercoledì 11 settembre 2013

non fatelo

Non so quanti siano quelli davvero convinti della parentela democratica delle alchimie di sistema che hanno prodotto il risultato di non assegnare, a oggi, alcuna pena a un condannato in via definitiva.
Ancora meno capisco come quel condannato, sostenuto dai suoi  beneficiati, possa aspirare ancora a incarichi politici. 
Sta di fatto che il PD sembra concedere ulteriore tempo a chi ne ha già abbondantemente abusato, tra (il) legittimi impedimenti e strategie di prescrizione.
E io comincio a temere la soluzione politica.
Che non è affatto, come sostengono voltafrittata e voltagabbana assortiti, la certezza della pena per un reo riconosciuto.
Casomai, quella sarebbe la soluzione giuridicamente normale. No, la soluzione politica (in questo caso vergognosamente politica) sarebbe quella di acconsentire a una qualche forma di "aggiustamento" scandaloso e insultante per ogni individuo dotato di una briciola di senso di giustizia e delle istituzioni.
Il problema è, ancora una volta, che troppi italiani non sembrano dotati nemmeno di atomi dei valori suddetti.
Altrimenti come sarebbe possibile che una pidiellina, in televisione, sostenga senza pudore che nella loro lotta al provvedimento dei giudici "Berlusconi non c'entra per niente."?
Come sarebbe possibile invocare la non costituzionalità di una legge approvata da loro prima che colpisse loro, evidenziando, se fosse ancora necessario, la fede nel principio, ultralesivo della democrazia, secondo cui le regole valgono sempre per gli altri?
Come si fa a parlare ancora di "forche" di "camere a gas", cercando di strappare un consenso col vilipendio della propria dignità residua?
Come si fa a tentare di attribuire ai propri  avversari (?) politici la responsabilità di un'eventuale crisi che si ripercuoterebbe ancora su tutto il nostro disgraziato Paese, innescata in proprio per rappresaglia contro un provvedimento giuridico passato attraverso tutti i gradi di giudizio e ostacolato con armi che nessun privato cittadino avrebbe mai avuto in dotazione?
Come si può sostenere quello che io chiamerei  "il teorema di Barabba", secondo il quale chi ha il consenso del popolo deve andare libero, sacrificando in cambio il povero Cristo di turno?
Io credo che molti di loro si rendano conto dell'assurdità delle tesi sostenute, tuttavia, da quella parte, non hanno mai trovato conveniente il rispetto delle regole della democrazia che dovrebbero servire a impedire soprusi di chiunque nei confronti di chiunque.
Loro e il loro capo sono sempre stati molto favorevoli ai soprusi di parte, quando la parte è la loro.
Volete un altro esempio?
Andatevi a vedere il filmato dell'indignazione di Brunetta,  offeso per il giudizio di un avversario politico sulla politica del malaffare, in cui, evidentemente, si è sentito coinvolto.
Si è risentito moltissimo per l'espressione usata e perché in Parlamento, la Boldrini non l'ha tutelato.  
E' lo stesso Brunetta che qualche tempo fa, parlando della sinistra, tuonava contro "l'èlite di merda".
E allora, a chiunque abbia la tentazione di passare anche un minimo colpo di spugna sulla serietà delle istituzioni, sulla bontà della nostra costituzione e sui principi di legalità, magari anche solo in nome del quieto vivere, io rivolgo un accorato appello: per favore, non fatelo! 


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