da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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domenica 30 ottobre 2011

l'offesa

Adesso dicono che ci sentiamo offesi da Sarkozy e la Merkel.
Se devo essere sincero, mi sono sentito più offeso quando il nano si è messo a fare le corna in una foto ufficiale; quando ha dato del kapo a un parlamentare europeo; quando ha mimato il gesto del mitra contro una giornalista russa che aveva fatto una domanda sgradita al compare (suo) Putin; quando ha baciato la mano a Gheddafi; quando ha omaggiato, unico in Europa, il dittatore bielorusso Lukashenko; quando, in Turchia, mi hanno chiesto: "Italiano?" per poi commentare: "Bunga bunga!"; quando ogni intercettazione rivolta all'estirpazione del malaffare, rivela che i malfattori parlano liberamente col presidente del consiglio; quando scopro che un faccendiere suggerisce la nostra politica estera; quando scopro che l'uomo più ricco e potente del paese vorrebbe fare la rivoluzione perché quel che già ha non gli basta; quando noto che la riforma della giustizia e quella delle intercettazioni non dovrebbero servire a evitare i reati ma a coprirli; quando un comico in televisione fa il conto dei milioni buttati in imprese inutili (o utili solo ai soliti pochi), mentre moltissimi di noi sono sempre più poveri e vessati.
Mi sono sentito molto più offeso quando mi hanno detto che la crisi non si combatte con la patrimoniale ma con un altro taglio alle pensioni e favorendo i licenziamenti.
Mi sento profondamente offeso, sapendo a chi giova, quando, in mezzo a una colossale tempesta economica, viene presentata una legge sulle successioni che riguarda l'opportunità di un differenza nel calcolo della legittima tra figli di primo e secondo letto.
Ecco, la lista di ciò che mi ha offeso e mi continua a offendere potrebbe continuare a lungo , e non dipende affatto da Merkel e Sarkozy.

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