da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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sabato 27 febbraio 2016

La legge è uguale per chi?

Ho letto, qualche giorno fa, due articoli  pubblicati contemporaneamente su un sito che hanno generato un penoso cortocircuito: uno era dedicato all'arresto di un ottantenne, accusato di offesa a pubblico ufficiale per aver reagito a un multa, a sua opinione, ingiusta; l'altro raccontava dell'assoluzione di Aurelio De Laurentiis da accuse analoghe, "perché il fatto non sussiste", in relazione a una sua scomposta  e plateale reazione alla negazione di un "trattamento di favore" all'aeroporto di Capodichino.
Nell'occasione, un poliziotto riportò lesioni guaribili in cinque giorni.  
Ora, per carità, i giornali spesso travisano e a volte mentono, ma la verità processuale fa emergere accuse analoghe per i due imputati, salvo la mancanza di provocate lesioni a carico di Emanuele Rubino, l'ottantenne gravemente malato, condannato a 17 giorni di prigione per aver violato il provvedimento di libertà vigilata originato dalla multa.
E le accuse a De Laurentiis sono sostenute dai sindacati di polizia che un minimo di attendibilità lo dovranno pure avere.
Personalmente ritengo addirittura che Rubino abbia delle attenuanti e De Laurentiis numerose aggravanti, a partire dalla fedeltà all'odiosa setta dei "leinonsachisonoio".
La morale di questa storia è che io sono sicuramente un pessimo giudice, ma mi piacerebbe che qualcuno fosse in grado di spiegarmi come funziona questa giustizia.  

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