da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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venerdì 24 aprile 2015

affondiamoli a casa loro

Sembra che la UE si stia orientando verso la strategia Salvini; o meglio, data la sconvenienza (probabilmente in senso strategico-economico) della proposta sul blocco navale, immediatamente rivelatasi come una  castroneria, per un'infinità di motivi ampiamente sviscerati, pare che ci si diriga verso la soluzione dell'affondamento dei barconi, perfino prima che siano riempiti di disperati.
Questa dovrebbe essere dunque la messa in pratica del mantra: "aiutiamoli a casa loro" .
Ora, a parte una serie di quesiti di ordine pratico, per esempio: come li affondiamo? Con missili intelligenti guidati dai droni, che non sempre dimostrano precisione chirurgica?
Attaccando i porti della Libia e quindi entrando in guerra?  Certi di poter distinguere con sicurezza le barche dei pescatori da quelle dei trafficanti di uomini? E per quanto dovremo impegnarci in questi attacchi a una flotta macabra e sfuggente?  E, appena smetteremo, siamo sicuri che i viaggi della disperazione non ricominceranno?
A parte tutto ciò e altro, resta la questione principale: alla UE basta che i disperati vadano a morire un po' più in là?
Perché lo capisce anche un bambino che i viaggi intrapresi dai migranti sono quelli di chi non ha un'alternativa, altrimenti chi glielo farebbe fare di rischiare fame, sete, botte, stupri, e morte?
E allora, togliendo loro anche la speranza di coronare il sogno legittimo di una vita appena normale, perfino giocandosi la propria sopravvivenza, li condanneremo semplicemente a morire senza speranza, un po' più lontano dai nostri occhi.
E non ci vuole davvero un genio a comprendere la profonda ingiustizia che rende spregevoli tutti coloro che si fanno forti e arroganti in nome soltanto di un immeritato privilegio geografico.
Io credo che l'unico modo di affrontare il problema, nell'emergenza, sia quello di condividere tra i vari Stati quote di migranti, impegnandosi politicamente, nel frattempo, a far sì che i Paesi di partenza forniscano maggiori garanzie di sicurezza ai loro cittadini.
Credo che questo debba essere l'approccio di una società civile a questa catastrofe umanitaria, che non ci vede esenti da colpe.

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