da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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martedì 18 febbraio 2014

Moretti no.

Che L'Ego Della Bilancia abbia fatto quel che ha fatto, ormai è, appunto, un dato di fatto.
Non vale tornare sopra a tutte le perplessità che ha sparso intorno la sua mossa, compresa l'inquietante sensazione che un atteggiamento del genere, poco comprensibile qui da noi, risulti oltre l'umana portata, varcate le frontiere.
Comunque, bambino e acqua sporca sono già giù per il tubo, facciamocene una ragione e andiamo oltre.
Oltre vuol dire guardare con fiducia alla nuova mirabile compagine di governo che, sicuramente, il nostro allestirà con effetti speciali.
Lo so che non bisogna farsi incantare dal toto-ministri, ma ho avuto un momento di gioia nell'ascoltare il nome di Epifani come accreditato al ministero del lavoro. Mi sono detto: -Vuoi vedere che, per la prima volta da che io ricordi,  deciderà sul lavoro una persona che mastica la materia da una vita e che è stato, fino ad ora, sempre dalla parte dei lavoratori?- Sarebbe il primo ministro a possedere queste caratteristiche, oltre a costituire un'inversione meravigliosa di tendenza, almeno sulla carta, rispetto agli improponibili Sacconi e Fornero che hanno addirittura proposto riforme contro ai lavoratori stessi.
Troppo bello per essere vero. Temo infatti che quel nome sia stato pescato dal mazzo degli imprevisti.
E chi salta fuori, invece, girata la carta delle probabilità? Moretti.
Quel Moretti che è un manager superpagato per licenziare in ferrovia; quel Moretti i cui risultati professionali sono sotto gli occhi di tutti; quel Moretti che, all'indomani di una vergognosa figura italiana, con i treni bloccati in mezzo paese da una nevicata, sostenne che, in carrozza, bisogna salire con una coperta e una bottiglia d'acqua di proprietà. 
No, per favore, quel Moretti no!

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