da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

Translate

sabato 18 maggio 2013

Il marchese del Grillo

Ricordate la battuta celebre recitata da Sordi?
"Io so' io e voi nun siete un cazzo".
Nella migliore delle ipotesi riassume la filosofia di vita di un numero troppo consistente di Italiani.
Basta ascoltare i commenti di tanti che, magari, si sentono di appartenere alla categoria delle "persone perbene", rispetto alla tragedia di Milano, dove un pazzo ha ucciso a picconate tre persone.
Il pazzo è ghanese, e la frase più tollerante che si ascolta nei bar e negli uffici è: "Non si possono accogliere tutti."
I più intransigenti, invece, parlano come i legaioli borghezisti.
Kabobo è un matto. Di colore scuro.
Il poliziotto italiano che ha ucciso suo figlio di otto anni e si è suicidato è un disperato dalla pelle chiara.
Quattro anni fa, a Palermo, il pazzo che ha ucciso a martellate due anziani coniugi in stazione, aveva la pelle chiara, era italiano ed è stato fermato da due coraggiosi. Due nigeriani senza permesso di soggiorno.
Potremmo andare avanti all'infinito.
La follia, purtroppo, è follia, e non ha colore.
Ma ecco che fornisce il pretesto, perfino puerile, per arroccarsi nel proprio egoismo.
La cosa più tragicamente buffa è che, di sicuro, molte delle "persone perbene" che hanno reazioni indignate  rispetto alla presenza di extracomunitari e alla mancanza di controlli, avranno parteggiato chissà quante volte per i negri dei film americani, da indovina chi viene a cena a Philadelphia e non si sentono affatto razzisti quando si stupiscono del fatto che sia permesso ai disperati di tentare di sfuggire alla disperazione, rischiando addirittura la morte in viaggi estenuanti pur di inseguire il barlume di una speranza. 
I colpevoli devono pagare. I folli devono essere curati.
Balotelli sta sui maroni anche a me.
Ma questo non c'entra niente con il colore della pelle.
Se davvero quei molti italiani che invocano norme più severe, che insultano il ministro favorevole allo ius soli non sono razzisti, vorrei sapere quale sia la loro opinione sull'accoglienza che altri paesi dovrebbero riservare ai nostri figli, costretti sempre più spesso a emigrare all'estero in cerca di lavoro.
Già, ma i nostri figli sono bianchi. 
Come i rumeni, per esempio.
Mi domando quanto sia stretta e letale la relazione tra egoismo e razzismo.
Quella frase spregevole che Monicelli ha messo in bocca al marchese confonde un po' le acque.
"Io so' io e voi nun siete un cazzo."
  

Nessun commento:

Posta un commento