da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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sabato 6 aprile 2013

Muoia Sansone

Leggo che Grillo avrebbe dichiarato: "Se il PD fa l'inciucio con il PDL la gente prenderà i bastoni."
Si è dimenticato di aggiungere "E io non vedo l'ora."
Dopo aver lavorato nelle ultime settimane, solo per ottenere questo risultato, rintuzzando ogni sollecitazione, interna ed esterna, ad un'alleanza che finalmente possa permettere l'avvio di una politica migliore, infischiandosene del tempo che trascorre aumentando sempre di più una vulnerabilità istituzionale e sociale  che ha pochi precedenti, adesso sembra a un passo dal suo trionfo.
La sua finta rivoluzione minaccia di avvicinarsi sempre di più a una rivoluzione vera, che non sarà cruenta per lui e altri milionari, i quali possono permettersi di abbassare un po' il loro tenore di vita, ma aumenterà sensibilmente il numero delle vittime in uno Stato allo sbando.  
Credo che, se Grillo avesse accettato di  piegare le sue libidini al buon senso, ci sarebbe stata, già oggi, un po' di speranza in più e, forse, qualche suicidio in meno.
D'altra parte, questo paese ha bisogno di un governo, ne ha bisogno urgentemente, e anche se è folle pensare di affidarsi a una banda di incapaci al soldo di Cialtron Escort come, nonostante tutto, continua a fare una troppo cospicua parte di popolo italiano, evidentemente attirata dal mito, dall'illegalità, o da tutte e due le cose, è innegabile che Grillo con la sua azione disgregatrice abbia contribuito a rivitalizzare quella parte "politica" che, in caso di alleanza virtuosa del M5S con il PD sarebbe probabilmente sparita fino all'esaurimento naturale del suo dispensatore di privilegi.
Ora siamo ad un bivio: o l'abbraccio mortale del nano e del suo corpo di ballo, o il ritorno al voto.
Tutte e due le alternative lasceranno il paese con le ossa rotte, facile preda di speculazioni e in condizioni di conflitto sociale sempre più esasperato, con buona pace del salario di cittadinanza, della diminuzione dei costi della politica, delle leggi contro la corruzione, della Boldrini, di Grasso (ma chi può essere così cieco da  confonderlo con Schifani?), del parlamento ricco di percentuali di giovani e donne come mai prima.
Dubito ormai da un po' della buona fede di Grillo e Casaleggio, ma se anche fossero vere le parole d'ordine con cui i due santoni hanno convogliato la forza della protesta a loro favore, mi rifiuto di pensare che ritengano possibile realizzare il loro disegno politico in un unico paese, dall'oggi al domani, edificando un mondo (diverso al punto da essere obbligato a un'irraggiungibile indipendenza dalla globalizzazione) sulle macerie delle nostre istituzioni, e forse non solo di quelle. 
Certe conquiste hanno bisogno di tempo, di onestà, di stabilità, di solidarietà e di cultura, altrimenti ci scoppieranno tra le mani come una bomba che, probabilmente, molte forze in Europa non vedono l'ora di far scoppiare.
Io sospetto che il Sansone di noialtri non morirà con noi, poveri Filistei, si limiterà a camminare sulle macerie del Tempio, insieme a altri suoi colleghi, danarosi utopisti del tanto peggio tanto meglio,  mandando affanculo il resto del mondo che non ha saputo vedere la via luminosa da lui indicata, e arringando i suoi arroganti adepti sopravvissuti,  ai quali consegnerà due perle di saggezza: "Io lo avevo detto." e "Figliuoli, un giorno, tutto questo sarà vostro."

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