da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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domenica 1 aprile 2012

cattivi maestri.

Sallusti, Ferrara, Belpietro.
Tre fra i maggiori esponenti della indegnità di stampa.
Ieri, a Tv Talk, ho sentito il primo che arringava lo studio sostenendo che fare oggi un film sulla strage di piazza Fontana, è un operazione storico-didascalica, assimilabile in qualche modo a Il Gladiatore (no, non quello di Gladio, interpretato da Cossiga; il film con Russel Crowe), diceva, il moroso della Santanché, che un'operazione del genere era inutile per comprendere le dinamiche dell'Italia moderna, e di nessun interesse per i giovani, sotto questo profilo.
Ferrara ha fatto di meglio, intitolando un suo pezzo con la consueta eleganza: Che palle la strage di Stato.
Questi qui, insieme al loro degno compare dalla mascella prominente, sono gli stessi che dopo aver passato anni a fare cassa di risonanza al presidente del consiglio più amato da alcune italiane e sedicenti egiziane, adesso prendono le distanze da alcuni suoi "errori" che identificano con la stessa frequenza con cui prima applaudivano ogni suo gesto, compresi, e soprattutto, quelli inqualificabili.
Adesso qualcuno dovrebbe dirglielo, però, che c'è un limite oltre il quale fondono perfino le facce di bronzo.
Io ho 57 anni, ne avevo 14 quando scoppiò la bomba di piazza Fontana; 25 quando saltò per aria la stazione di Bologna; 46 quando a Genova ci fu la mattanza del G8.
Bisogna spiegare ancora che c'è un filo rosso che lega questi fatti ed altri, criminosi, a pezzi corrotti e deviati dello Stato?
Bisogna convincere ancora qualcuno del fatto che questo filo purtroppo non si è mai spezzato e che quindi potrebbe legare altre vicende terribili in futuro, così come è successo, ripetutamente, nel passato?
E' forse inutile sollecitare i giovani perché si impegnino a conoscere quanto più possibile delle origini di quel gomitolo maledetto, e chi chi lo manovra, per renderlo inoffensivo al più presto?
Le teorie di Sallusti e Ferrara sono così manifestamente fasulle che ci si potrebbe ridere su se fossero solo la macroscopica idiozia che possono sembrare.
In realtà, gente come quella è tutt'altro che inconsapevole e, a dar retta a loro, quel filo continuerà a rimanere nascosto, pronto a strangolare il Paese di nuovo, alla prima occasione.
Viene perfino il sospetto che esso leghi anche loro.

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