da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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lunedì 2 gennaio 2012

le miserie dei padri ricadano sui figli

Ci sono alcune cose che continuo a non capire e, poiché non ho elementi per dubitare della capacità di giudizio del nostro Presidente della Repubblica, vuol dire che a me sfugge qualche cosa.
Uno dei passaggi del discorso di fine anno fatto da Napolitano riguardava infatti l'opportunità che i padri facciano ulteriori sacrifici per garantire il futuro dei figli.
Io penso che impoverire i padri e gli anziani difficilmente servirà a migliorare le condizioni dei figli e dei giovani; ritengo invece che questa soluzione, nelle condizioni date, genererà ulteriori difficoltà a tutta la società italiana, società in cui sono spesso i vecchi ad aiutare i giovani precari e disoccupati.
Limitare il margine dei padri, di conseguenza, può solo creare un ulteriore impoverimento dei figli.
Qualcuno obietta che quello in cui i figli restano a carico dei genitori non è un paese moderno ed efficiente.
Sono d'accordo, però io sono dell'idea che prima si debbano creare le possibilità perché i giovani si rendano indipendenti e poi si potrà discutere del fatto che i vecchi contribuiscano o meno al loro futuro.
Mi pare che, come quasi sempre, si voglia costruire una nuova casa dal tetto, invece che dalle fondamenta, con l'esito inevitabile di un crollo.
L'ho detto più volte, ma voglio ripeterlo; se non si agisce sul lavoro, ogni altro provvedimento che riguardi lo stato sociale è destinato a fallire in tempi più o meno lunghi.
Tra pochi anni, se l'occupazione in Italia non crescerà sensibilmente, avremo generazioni anziane incapaci di autosufficienza economica e generazioni giovani in condizioni ancora peggiori.
Tra l'altro, sempre nelle condizioni date, vorrei capire come sia possibile aumentare i posti di lavoro per i giovani aumentando i tempi di permanenza nei posti di lavoro dei lavoratori anziani.
Così come vorrei capire, nelle condizioni date, qual' è il processo mentale che indica in una maggiore facilità di licenziamento lo strumento per incrementare le assunzioni.
Tutti questi passaggi mi appaiono oscuri e contraddittori e insisto ad essere convinto di un fatto molto semplice: un recipiente forato può evitare di svuotarsi in due modi; o tappando i buchi o continuando a riempirlo.
Nel caso specifico, se il buco sono le prestazioni dello stato sociale, in particolare delle pensioni, per quanto si restringa il foro, prima o dopo il recipiente si svuoterà, a meno di non tapparlo completamente.
L'unica alternativa è immettere altro liquido. Lavoro, lavoro, e ancora lavoro.
Se il mio ragionamento è sbagliato, sarò grato a chiunque volesse indicarmi l'errore.

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