da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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giovedì 5 maggio 2011

Disordine sparso

Napolitano ha tirato le orecchie alla sinistra.
Non è un problema. Anzi, per la verità, ho avuto la sensazione di un rimprovero, nelle intenzioni, costruttivo.
E, in ogni modo, il Presidente Della Repubblica ha diritto di esprimere il suo pensiero, con l'autorevolezza che gli deriva dal ruolo.
La questione è un'altra. E, mi pare, sempre la solita.
Bersani si amareggia e non concorda,
Veltroni è d'accordo.
Renzi si accoda alle critiche.
Fioroni dice che Di Pietro ci toglie credibilità, e via "tafazzando" (da Tafazzi, che se non l'avessero inventato Aldo Giovanni e Giacomo, giurerei che è un'idea del PD)
Io lo so che questa roba che scrivo la leggono in pochi, ma mi piacerebbe tanto arrivasse a lorsignori questa esortazione: "Per favore! Che siate d'accordo con una posizione politica qualsivoglia, o in disaccordo con essa, potreste imparare a rassegnarvi ad esprimere un parere, se non proprio univoco, almeno unitario nella sostanza?"
Io non so se le divisioni della sinistra siano così gravi e reali come sembra; in realtà credo che un qualche programma alternativo sul lavoro, sulla scuola, sul welfare, sull'ambiente, ci sia; (meglio di quel che non c'è adesso, ci vuole poco!) e, a spizzichi e bocconi, ho anche sentito delle proposte uscire dalla bocca del segretario; ma se perfino Napolitano chiede alla sinistra di rappresentare un'alternativa credibile e, il giorno dopo, la sinistra perde un pezzo di credibilità sulle parole di Napolitano, vuol proprio dire che ci piace segare il ramo sul quale stiamo seduti.

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