da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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lunedì 20 dicembre 2010

E il divertimento?

Gasparri, La Russa e compagnia sono diventati statisti veri.
Non si può più negare: hanno compiuto il salto di qualità.
Lo dimostra il fatto che siano perfino disposti a rinunciare al loro divertimento in nome della Ragion di Stato.
E quindi, a malincuore, sembrano orientati, insieme ad altri degni compari, a rigettare l'appello di Emilio Fede: "Manganellate agli studenti" a fronte di una soluzione molto più pacifica, ancorché noiosa: "Arrestiamoli prima delle manifestazioni."
Con buona pace di un'altra libertà costituzionale, che sancisce il diritto che hanno i cittadini di manifestare pubblicamente il loro pensiero, perfino il loro dissenso.
Con buona pace della Storia e dell'attualità che hanno già visto e vedono provvedimenti analoghi attuati in regime di guerra e di dittatura.
Però loro appartengono allo schieramento che si autodefinisce moderato; di più: il partito dell'amore, ricordate?
E certo che è una fortuna non averli militanti nel partito dell'odio!
Ma forse sono io che faccio confusione.
Forse tutta questa gente è solo "diversamente democratica" e adesso ha finalmente dato prova della sua grande umanità proponendo di rinunciare alla gioia di rompere un po' di teste di operai, pensionati, ricercatori, studenti (come dire: la feccia di oggi e quella di domani), disposta a privarsi di un'indubbia soddisfazione in nome della pace sociale.
A margine una considerazione banale: le nostre leggi democratiche, quelle precedenti, permettono già di punire i responsabili di reati.
Hanno purtroppo il difetto di non dare al potere l'opportunità di eliminare o diminuire il dissenso attraverso la repressione, a meno di non procedere a falsificazioni e depistaggi che non sempre riescono bene.

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