da ognuno secondo le sue possibilità, a ognuno secondo i suoi bisogni (Karl Marx)

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domenica 21 dicembre 2014

rottamazioni

Ieri sera, a cena con amici. Tutti con il certificato "sinistra doc", eppure mi sono trovato in minoranza.
Chi aveva la mia età, chi qualche anno di più, ma io ero il conservatore, il vecchio contrapposto al nuovo che avanza.
Ognuno di loro aveva una giustificazione all'eliminazione dell'articolo 18, ognuno di loro un buon motivo per condividere le opinioni dell'Ego Della Bilancia sul sindacato.
Eppure tutti si dicevano favorevoli alla tutela dei diritti dei più deboli, degli operai senza lavoro, dei cassintegrati, dei disoccupati giovani e vecchi, degli esodati. Qualcuno ha detto anche che, in realtà, il jobs act non sopprime affatto l'articolo in questione, qualcuno ha sostenuto che si tratta di una questione marginale confronto all'innovazione necessaria nel mondo del lavoro, e a nulla è valsa la mia obiezione: se si tratta di questione marginale, perché per il governo è risultata prioritaria rispetto, per esempio, al falso in bilancio e al conflitto di interessi?   
Oggi, sentendo Bersani auspicare la teoria della normale contrapposizione politica in un paese normale, che prevede una destra illuminata e liberale impegnata a portare avanti le proprie convinzioni su ciò che è utile per il bene della comunità, diverse da quelle della sinistra, impegnata a portare avanti le proprie convinzioni su ciò che è utile per il bene della comunità; ambedue capaci di identificare compromessi utili al bene della comunità; oggi mi pare di aver capito che quella destra, nel nostro paese, si sta già formando attraverso un'esperienza di governo. Adesso si tratta solo di trovare un leader altrettanto valido e capace per la sinistra.  

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